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TRATTO DAL “CRISTIANI OGGI”

Nel passo del capitolo diciannove del Vangelo di Matteo, spunto per questa riflessione, è raccontato di un tale che corre verso Gesù, il Maestro, e si inginocchia davanti a Lui. Il giovane, così sarà descritto in seguito dall’evangelista, è la figura di chi arriva a un passo dalla verità e poi le volta le spalle, rinunciando ad arrivare fino in fondo. Gli sarà fatta da parte di Gesù una richiesta esplicita: vendere i suoi beni e donarli ai poveri. Gli è chiesto di comportarsi in modo da essere utile agli altri, specialmente ai bisognosi. Un’altra richiesta che farà il Maestro è di seguirLo. Seguire Gesù, il Maestro, è esserGli discepolo, è essere utile nelle Sue mani, è servirGli.

 

MAESTRI

Il maestro, nel significato letterale del termine, è chi, per la sua superiorità, può insegnare agli altri e servire da modello. Il maestro è anche chi ha dato origine a un indirizzo. Maestri nella storia dell’uomo hanno lasciato dietro sé tracce artistiche, scientifiche, filosofiche che perdurano nel tempo. Alcuni sono definiti maestri di vita. Senza discutere sulla maestria di alcuni uomini, maestria che è l’abilità propria di un maestro, viene da dire, alla luce del Vangelo, che uno solo è il Maestro non di vita, ma che dona la vita. Si è detto, e si sosterrà ancora per tanto tempo, che uno dei maestri di questa generazione, Steve Jobs, che ha lasciato questa terra alcune settimane fa, ha “inventato il futuro”. Senza inoltrarci più di tanto nel significato di un’espressione così ad effetto, insistiamo sul fatto che il Maestro Gesù non ha inventato il futuro, ma l’ha “assicurato”. L’ha fatto con il proprio sacrificio sulla croce, e non per un futuro prossimo fatto di tecnologia o comodità, ma per la vita eterna. “Perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore (Lettera di Paolo ai Romani 6:23).

 

VOLTARE LE SPALLE

Ritorniamo al nostro giovane del passo del capitolo diciannove del Vangelo di Matteo. Si diceva come alle parole di Gesù, “Va, vendi ciò che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; poi, vieni e seguimi”, il giovane volti le spalle e vada via. Quella persona incontra un giovane Maestro, Gesù aveva poco più di trent’anni, che può cambiargli la vita e non sfrutta l’occasione. Tutto ciò che possedeva non era stato in grado di donargli una vita felice, carica di soddisfazioni. Perfino il suo comportamento impeccabile e moralmente sano, non bastava a soddisfare il vuoto che c’era in lui. Gesù gli dona l’occasione. Lui rifiuta. Il prezzo da pagare gli sembra esagerato. “Se ne andò rattristato”, ci fa sapere l’evangelista Matteo. Caro amico, cara amica e soprattutto caro giovane che stai leggendo le righe di questo giornale, non voltare le spalle a Colui che ti offre la vita eterna! Caro giovane, segui il Maestro Gesù! SeguiLo nei Suoi insegnamenti, nelle Sue vie, divieni un Suo discepolo. ServiLo con tutto te stesso. Divieni uno strumento prezioso nelle Sue mani per la salvezza di altri. Non voltarGli le spalle! 

 

NON VOLTARE LE SPALLE AL “PANE DELLA VITA”

“Gesù disse: Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete” (Vangelo di Giovanni 6:35). Non accettare Gesù Cristo come personale Salvatore, voltarGli le spalle, è assicurarsi un futuro di “fame e sete”. Proverai a bere a ogni tipo di fonte che i maestri di questa terra, presenti e passati, ti offriranno. Proverai a vincere i morsi della tua fame di sapere, del tuo desiderio di serenità, di pace, con le esperienze più particolari che ti capiterà di fare. Ti accorgerai, se non te ne sei già accorto, che nulla potrà compiere ciò che desideri. Per questo motivo credi in Gesù e credi alla Sua promessa!

NON VOLTARE LE SPALLE ALLA “LUCE”

“Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Vangelo di Giovanni 8:12). Luce o tenebre. La scelta è tua. Le tenebre, il buio, non parlano di futuro. Le tenebre sono morte. È vivere al buio, senza saper ciò che c’è dentro di noi e intorno a noi. È non sapere cosa ci aspetta. Specialmente per un giovane non è allettante un quadro del genere. La maggioranza dell’umanità vive in questa condizione perché non accetta Gesù Cristo nel proprio cuore, quando se ne presenta l’occasione. Seguire Gesù è vivere nella luce, è avere luce nella propria vita. Dio vuole che ogni uomo sia illuminato dal Suo figlio Gesù Cristo. Giovani, siate luce nella vostra generazione!

 

NON VOLTARE LE SPALLE AL “BUON PASTORE”

“Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore” (Vangelo di Giovanni 10:11). Particolarmente i giovani temono di essere definiti pecore. La pecora è vista, nell’immaginario collettivo, come una persona che segue altri senza porsi domande, senza avere una propria opinione. Essere pecore del gregge del buon pastore Gesù Cristo è tutt’altro. È aver fatto una scelta ben precisa: seguirLo! Questa scelta non è frutto di un’emozione momentanea, né è dovuta a una debolezza che porta a seguire la massa. È aver scelto di propria volontà di vivere il proprio futuro, e quindi l’eternità, con il proprio Salvatore Gesù Cristo.

NON VOLTARE LE SPALLE “ALLA VIA, ALLA VERITÀ, ALLA VITA”

“Gesù disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Vangelo di Giovanni 14:6). Con questa espressione dell’evangelista Giovanni siamo portati a dire: Gesù è tutto. È tutto in assoluto, ma è tutto soprattutto per chi, al contrario del giovane preso in considerazione nel nostro testo, non Gli volterà le spalle.

Gesù è la via. La via che unisce l’uomo a Dio. Solo attraverso Gesù Cristo puoi arrivare a Dio. Lui è l’unico mediatore che ti può fare accedere alla vita eterna in Dio. “Infatti c’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo” (Prima Lettera di Paolo a Timoteo 2:5). Gesù è la via indicata per un futuro prospero di benessere spirituale.

Gesù è la verità. Gesù è vero e reale. Non pensare al Gesù riprodotto nell’immagine di una scultura o di un dipinto, che non è reale, non è la verità. Gesù è la verità assoluta. Lui è l’unica verità. “Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna (Prima Lettera di Giovanni 5:20).

Gesù è la vita. Egli è la potenza vitale. Nell’uomo ci può essere vera vita solo se accetta Gesù Cristo come personale Salvatore. Caro lettore, cara lettrice, caro giovane, volterai le spalle a tutto questo? Volterai le spalle alla Via per indirizzarti verso un futuro disastroso? Volterai le spalle alla Verità per vivere un futuro di menzogne e inganni? Volterai le spalle alla Vita per un futuro di morte? Accetta il consiglio di Gesù dato a quel giovane: sbarazzati di ogni peso che frena la tua scelta e poi seguiLo! Il tuo futuro è un tesoro nei cieli!

 

Felice Leveque